sabato 27 dicembre 2008

Riassunti capitoli 9 e 10 dei Promessi Sposi

Capitolo 9:

Riassunto n° 1

I tre fuggitivi approdano sulla sponda del lago opposta a Pescarenico e si accomiatano dal barcaiolo che li aveva trasportati. Guidati poi da un barocciaio, i tre giungono fino a Monza su di un carro. Qui possono riposarsi e rifocillarsi in una locanda. Dopo un breve pasto Renzo dà l'addio alle due donne. Sempre sotto la guida del barocciaio, le due donne si recano prima al convento dei cappucini e poi, accompagnate dal padre guardiano, al monastero di monache nel quale sperano di trovare ospitalità. Il frate chiede per loro la protezione di Gertrude, una suora di nobile e potente famiglia. La giovane monaca ha circa venticinque anni e il suo viso mostra una bellezza sfiorita. Il suo atteggiamento e il suo modo di indossare il saio hanno qualcosa di strano. Gertrude interroga le due donne e il padre guardiano a proposito delle vicende di Lucia. Al termine del colloquio concede ospitalità ad Agnese e Lucia. Viene descritta la famiglia di Gertrude e la regola in essa vigente, secondo la quale, tutti i figli, ad esclusione del primogenito, dovevano entrare in convento. Fin dalla prima infanzia, i genitori e i parenti di Gertrude cercano, anche con subdoli espedienti, di inculcarle l'idea della vita consacrata. L'infanzia e l'adolescenza di Gertrude trascorrono nel convento di Monza, dove viene educata in vista di una sua futura scelta monacale. Nei suoi rapporti con le compagne la bambina manifesta la sua innata superbia, ma anche i primi cenni di rifiuto della vita religiosa. Prima di prendere definitivamente i voti. Gertrude è ricondotta nella casa paterna. Qui viene trattata con indifferenza ed isolata al fine di metterla a disagio e di farle desiderare il convento. Scoperto il suo innamoramento per un paggio, Gertrude viene imprigionata in una stanza: per uscire da quella segregazione, ella si dichiara disposta a scegliere la vita consacrata.

Riasunto n°2

A Monza dove sono giunti trasportati da un barocciaio i tre si separano: Renzo prosegue solo per Milano. Agnese e Lucia bussano alla porta del convento di suore indicato dal frate a cui li ha presentati padre Cristoforo. Sono presentate non alla badessa ma ad una suora, suor Gertrude, che in convento gode di particolari privilegi, anche perché, figlia di grandi aristocratici, per eredità conserva sul convento dei diritti feudali. E qui il Manzoni si ferma nella presentazione di questa strana suora che già attraverso il primo colloquio con le nostre due donne evidenzia atteggiamenti scontrosi accanto a gesti gentili ed affettuosi. Era figlia di un principe di origine spagnola, stanziatosi a Milano: molto ricco, ma interessato anche, secondo le consuetudini della società, a conservare intatta la proprietà all'erede maschio. in conseguenza della legge non scritta detta del maggiorasco, tutti i beni dovevano passare a questi: per gli altri figli non c'era che il convento, il sacerdozio. Gertrude fin dall'infanzia era stata destinata al convento e vi viene rinchiusa quando è ancora una bambina. Qui tutte le suore collaborano a persuaderla della bontà di una scelta monacale; tutte la servono e la esaltano. Quando torna a casa prima di pronunciare i voti definitivi e manifesta la sua intenzione di non diventare monaca, trova tutto ostile: freddo, anzi gelido ed autoritario il padre; fredda la madre, tutti cospirano a renderle impossibile l'esistenza. Una piccola avventuretta con un paggio gliela presentano come un grave delitto, una macchia, a lavare la quale non giova che il suo assenso a tornare al convento e a farsi suora.

Capitolo 10:

Riassunto n°1:
Colta in un momento di debolezza, Gertrude, forzata dal padre, accetta di entrare in monastero. Viene dato l'annuncio della decisione della ragazza e iniziano i festeggiamenti. Dopo le ultime raccomandazioni sul contegno da tenere e sulle risposte da dare alla badessa, Gertrude viene condotta in monastero a Monza per la presentazione della domanda di ammissione. Anche in convento vengono organizzati grandi festeggiamenti. Tra il principe padre di Gertrude e la badessa si svolge un colloquio molto formale volto a stabilire la sincerità della vocazione della ragazza. Il sacerdote incaricato di valutare la sincerità della vocazione di Gertrude interroga la fanciulla, la quale, per timore del padre, mente e dichiara di scegliere liberamente la vita claustrale. Gertrude diviene monaca per sempre e maestra delle educande. La vita del chiostro non allontana però la giovane dalle passioni terrene: i suoi primi anni in monastero sono dunque segnati dall'odio verso le altre suore e da improvvisi cambiamenti d'umore. La giovane monaca si lascia sedurre da Egidio, un nobile che abita in un palazzo attiguo al monastero: sotto la sua nefasta influenza Gertrude si lascia trascinare dalle passioni più violente e giunge all'omicidio di una conversa che minacciava di svelare la tresca dei due.

Riassunto n°2:
Quando Gertrude, cinicamente sottoposta ad un'autentica tortura psicologica, avverte che per lei non c'è posto nella sua casa ed esprime in termini poco chiari il proposito di tornare in convento) la cosa è accolta con grande entusiasmo dalla famiglia. Con estrema rapidità si sfrutta il momento. Portata in convento fa domanda di essere definitivamente accolta nel monastero. C'è una prova da superare: Gertrude deve sostenere un esame con il padre guardiano che deve stabilire che la decisione è autenticamente spontanea e libera e non condizionata da pressioni esterne. Gertrude non ha il coraggio di dire la verità e tra grandi festeggiamenti si trova suora per sempre. Vittima del sopruso, della frode, del ricatto, come non seppe perdonare, così non seppe cercare nella fede le grandi consolazioni che si concedono a tutti gli infelici. Continuò a rammaricarsi con se stessa, ad avvertire le suore come strumenti dell'inganno, a vedere dappertutto una realtà sociale da cui era esclusa e che l'esclusione contribuiva a rendere gradevole, anzi veramente felice. La sua vita di suora conosce l'altalena delle passività e delle ribellioni, l'insoddisfazione e la ricerca di una persona a cui appoggiarsi e in cui trovare fiducia. Non certo le dava se non provvisorie consolazioni il sapersi di grande famiglia, come anche i privilegi di cui godeva nel convento. La sua vita mutò radicalmente, quando cedendo alle pressioni e alla corte di un giovane scellerato, Egidio, che abitava accanto al convento, si lasciò da lui sedurre divenendone l'amante. Per un po' una sorta dì gioia le diede l'illusione di aver trovato ciò che cercava. A volte però cadeva in stati d'animo di prostrazione e di abbattimento. Ma scivolò via via dal peccato al delitto. Un giorno una suora conversa minacciò di rivelare ai superiori la tresca amorosa: poco dopo scomparve. Era stata uccisa da Egidio e sepolta vicino al convento. È passato un anno dopo questi fatti, quando Lucia bussa alla porta del convento, si raccomanda alla generosità della suora cui era dato il titolo distintivo di "signora" e viene accolta nel monastero.

Ho trovato anche le tracce audio dei riassunti! Se le volete, contattatemi! Ci@

domenica 21 dicembre 2008

Compiti di inglese!

Vi scrivo solo le soluzioni, senza riscrivere anche tutto il testo....

WorkBook, pag. 64 n°1:
  1. Worked
  2. Stopped
  3. Lasted
  4. Finished
  5. Decided
  6. Visited
  7. Travelled
  8. Watched
  9. Enjoyed
  10. Closed
Pag. 64 n°2
  1. Left
  2. Went
  3. Bought
  4. Came
  5. Got
  6. Spent
  7. Saw
  8. Met (è questo il verbo che non c'è)
  9. Swam
Per cercarli, lo fate da soli!!

pag. 64 n°3
  1. Ten years ago
  2. This morning
  3. Last year
  4. Last month
  5. Last night
  6. Yesterday afternoon
Poi l'ordine è 1, 4, 5, 3, 6, 1

Pag. 64 n°4
  1. Went
  2. Ordered
  3. Said
  4. Was
  5. Was
  6. Repeated
  7. Said
  8. Decided
  9. Thought
  10. Accepted
  11. Served
  12. Gave
  13. Was
Pag. 65 n°5
  1. Left
  2. Travelled
  3. Were
  4. Had
  5. Were
  6. Went
  7. Met
  8. Listened
  9. Visited
  10. Travelled
  11. Went
  12. Saw
  13. Were
  14. Came back
2^ parte
  1. She didn't go to Scotland. She went to Ireland.
  2. She didn't left London For Ireland in September. She left London in August.
  3. She didn't travelled to Ireland by plane. She travelled by car and ferry.
  4. She didn't stay in her hotel in the evenings. She went in pubs and discos.
  5. She didn't met any very boring people in Dublin. She met some very interesting people.
  6. She didn't spend all her time in Dublin. She also travelled around Ireland.
pag. 65 n°6
  1. Fortnight
  2. Youth hostel
  3. Bed
  4. Breakfast
  5. Hotel
  6. Train
  7. Car
  8. Beach
  9. Sunbathe
  10. Swimming
  11. Sailing
  12. Sightseeing
Pag. 65 n°7
  1. Went-> Go
  2. Meeted->Met
  3. Not enjoyed->Didn't enjoy
  4. Camen't->Didn't come
  5. Wanted->Want
  6. Buyed->Bought
  7. Decide->Decided
  8. Sawed->Saw
Pag. 65 n°8
  1. I had French, Italian and Maths.
  2. Yesterday I didn't go to school.
  3. Yesterday evening I had pizza for dinner.
  4. Last night I went to bed at 3.00 a.m. (cambiate orario che è meglio! XD)
  5. This morning I got up at 9.00 a.m.
  6. This morning I leave home at 10.00 a.m.
Pag. 66 n°9
  1. Left
  2. Noticed
  3. Weren't
  4. Were
  5. Had
  6. Crossed
  7. Went
  8. Looked
  9. Saw
  10. Felt
2^ parte
  1. Yes, she did.
  2. No, she didn't.
  3. No, she didn't.
  4. Yes, she did.
  5. No, she didn't.
  6. Yes, she did.
Pag. 66 n° 10
  1. Where did you go for your gap year?
  2. Wich cities did you visit?
  3. Did you enjoy the trip?
  4. Did you make much money?
  5. Did you work when you were there?
  6. Did you drive one of the cars?
  7. Where did you live?
  8. How long did you stay in San Francisco?
Pag. 66 n°11
  1. Who did you meet outside school?
  2. What did you eat last night?
  3. What do you like to study?
  4. Who did you invit to the party?
  5. When do you have breakfast?
  6. Where do your sister works?
Pag. 67 n°12
  1. They went to Greece last summer.
  2. They get there by train and boat.
  3. They stayed in a small hotel.
  4. They went to the beach.
  5. They bought food four their lunch in a shop and they ate it on the beach.
  6. They went walking or cycling.
  7. They went to the disco.
  8. They went to bed before 1.00 a.m.
Pag. 67 n°13
  1. Yesterday evening I went to the cinema.
  2. Where did you went for holiday last year?
  3. Did you enjoy the book? Yes, very much!
  4. Tina played tennis yesterday afternoon.
  5. Did you work when you were in Germany?
  6. We didn't meet much people at the party yesterday night.
  7. Lia and Hannah had a good time in Milan last week.
  8. What did you eat yesterday evening?
  9. Julia didn't buy nothing last saturday.
  10. We did exams last month.

mercoledì 10 dicembre 2008

Analisi logica

Le prime 10 frasi le avevamo già corrette quindi non ve le scrivo... Vi posto le ultime 3... Ci@

1- Vorrei uno sciroppo per la tosse.
  • Io: soggetto sottinteso
  • Vorrei: predicato verb, voce del verbo volere, 2 coniug, modo condizionale, tempo presente, 1 pers sing, attivo
  • Uno sciroppo: compl. oggetto
  • Per la tosse: compl. di causa
2- Mi ha promesso che aggiusterà la lavatrice.
  • Egli: soggetto sottinteso
  • Ha promesso: pred verb, voce del verbo promettere, 2 con, modo indicativo, tempo pass prossimo, 3 pers sing, attivo
  • Mi: compl di termine
  • Egli: soggetto sottinteso
  • Aggiusterà: pred verb, voce del verbo aggiustare, 1 con, modo indic, tempo futuro semplice, 3 pers sing, attivo
  • La lavatrice: compl. oggetto
3- Ho mangiato qualcosa che mi ha dato la nausea.
  • Io: soggetto sottinteso
  • Ho mangiato: pred verb, voce del verbo mangiare, 1 con, modo indic, tempo passato prossimo, 3 pers sing, attivo
  • Qualcosa: complemento oggetto
  • Che: soggetto
  • Ha dato: pred verb, voce del verbo dare, 1 con, modo indic, tempo passato prossimo, 3 pers sing, attivo
  • Mi: compl. di termine
  • La nausea: compl. oggetto

Appunti di diritto - I rapporti economici

I rapporti economici, titolo 3 della costituzione, raccolgono tutte le regole relative alla tutela del lavoro e del lavoratore. La costituzione, in questi articoli, ribadisce l'obbligo da parte del governo e del parlamento di garantire la tutela del lavoro. Ci sono state delle novità dal 1948 ad oggi. Le più importanti sono:
  • 1970: nasce lo statuto dei lavoratori che ha come obiettivo da parte dello stato di garantire condizioni migliori per il lavoratore, per esempio è vietata qualsiasi discriminazione politica, sindacale o religiosa. E' riconosciuto il diritto agli studenti lavoratori di poter seguire programmazioni ridotte.
  • 1990: viene disciplinato il diritto allo sciopero, stabilendo il divieto di sciopero selvaggio, cioè quello fatto senza autorizzazione sindacale e senza giusto preavviso.
  • 2001: viene introdotto il testo unico che rappresenta un insieme di regole a tutela della maternità e della paternità. Una delle novità è rappresentata dalla possibilità da parte del padre di poter temporaneamente sospendere il lavoro per assistere il bambino in sostituzione della madre. Tale periodo sarà comunque retribuito.

martedì 9 dicembre 2008

Essiamonoi!

Oh Fratelli! Ve lo voglio troppo raccontare...settimana scorsa ho fatto l’esame di maturità: spettacolo!

Dovevo essere lì alle 8.30 del mattino...così per non fare tardi sono uscito dall’Hollywood alle 8.00. Comunque arrivo alle 9.00 il bidello mi guarda e mi fa “sei di nuovo in ritardo...non puoi entrare” Nuoooo! Ho lasciato gli occhiali all’Hollywood!
Così vado nella sala principale dove c’era l’esame...la main room....e siccome ero un po’ stanco dalla serata prima, per caricarmi mi sparo a palla nelle orecchie l’Ipod con quel pezzo che fa “Gnià ha ha ha ha...Gnià ha ha ha ha...” spettacolo! Ad un certo punto arriva uno e mi fa “Oh – proprio così mi fa - OH!...vuoi scendere dalla cattedra che dobbiamo cominciare l’esame?”
Mi siedo al banco...arriva il pr dell'istituto con i temi...oh difficili i titoli cavolo!...Un'ora a leggere e non riuscivo a capire cosa c'era scritto, per fortuna che è arrivato uno e mi ha girato il foglio.
Ho subito scelto il tema più bello: sms e gli mms! Che io e la tecnologia siamo fratelli...Nuoooo! Mi ero dimenticato il cellulare a casa!
Così ho detto: faccio quello su Dj Montale. Ma poi ho cambiato idea perchè non so che dischi mette e soprattutto dove li mette.
Così ho fatto quello sulle donne. Che io alle donne piaccio di brutto perchè con le donne al giorno d’oggi non basta avere il fisico...ci vuole anche il cervello! Allora la traccia era: "Cittadinanza femminile e condizione della donna nel divenire del 900. Illustrare i più significativi mutamenti intervenuti nella condizione femminile sotto i diversi profili (giuridico, sociale, culturale)”.
Appena l'ho letta, prima cosa...l’ho riletta...al contrario perchè pensavo di averla letta al contrario la prima volta. Però niente. Così ho chiamato la pr president della commissione e gli ho detto “Oh! Fratella! Non capisco una cosa - Ma cosa vuol dire “mutamenti intervenuti?” E lei...”ma possibile che non distingui un sostantivo da un verbo?” Fratelli, no! Veramente i verbi no...se c'e una cosa che mi fa schifo sono i verbi e gli scarafaggi. I sostantivi non lo so, non li ho mai visti. E poi allora le ho chiesto “Scusa fratella! Ancora una cosa... ma che locale è il 900?” E lei “Non è un locale è un’era”...Ahhhh! OKKEI!...è vero fratella il 900 ha fatto un’era...ha spaccato. Allora ho cominciato:
Allora i mutamenti della donna nel 900 sono:
1 – Che può entrare senza invito;
2 – Che prima della mezzanotte non paga;
3 – Che nel 900 fanno la festa della donna e dell'uomo mai.
Però comunque di solito a volte ci sono più uomini delle donne che fanno i dj e che mettono la house.
Fratelli... ho fatto un tema che ho spaccato. Dopo dieci minuti ero già fuori dal Liceo Classico! Nooo...ma io vado allo scientifico!


Giovanni Vernia!


lunedì 8 dicembre 2008

Tre riassunti ottavo capitolo promessi sposi

Tanto per cominciare in bellezza, posto alcune possibilità di riassunto dell’ottavo capitolo… Vi ricordo che sarebbe teoricamente da fare per lunedì prossimo su un foglio intestato per la Tellarini!! Ci@

Versione 1

Don Abbondio abbandona le letture in cui era immerso e autorizza Perpetua a far salire Tonio. Scesa in strada, Perpetua incontra Agnese che, fingendo di passare di lì per caso, la coinvolge in una conversazione a proposito di alcune maldicenze sul suo conto. Tonio e Gervaso accedono allo studio del curato, mentre Renzo e Lucia, approfittando della distrazione di Perpetua, raggiungono il pianerottolo della canonica. Tonio salda il suo debito. Il curato esamina le monete, restituisce il pegno e inizia a compilare una ricevuta. A un segnale convenuto entrano anche i due promessi. Renzo pronuncia l’intera formula, mentre Lucia viene interrotta violentemente dal curato, che si rifugia poi in una stanza attigua. Don Abbondio chiede aiuto dalla finestra. Ambrogio, il sacrestano, suona allora le campane per richiamare gente. I rintocchi svegliano l’intero paese. La gente scende in strada. I tre bravi che erano all’osteria, escono per una ricognizione; poi chiamano i compagni appostati al casolare per il rapimento di Lucia. Agli ordini del Griso, il gruppo dei bravi penetra in casa della ragazza, ma non trova la vittima predestinata. Menico, di ritorno dal convento, entra in casa di Lucia. Appena entrato il ragazzo viene afferrato dai bravi. Spaventati dal suono delle campane questi lasciano andare Menico e fuggono disordinatamente. Il Griso li richiama all’ordine e la fuga prosegue a ranghi compatti. Agnese continua a distrarre Perpetua, ma, sentite le grida di don Abbondio e i rintocchi, le due donne corrono verso la canonica. Renzo e Lucia si ricongiungono con Agnese e vengono raggiunti da Menico, che dice loro di fuggire verso il convento e li segue per un tratto. Intanto la gente si raduna in piazza e si reca da don Abbondio. Visto che quest’ultimo non è più in pericolo, la folla si sposta alla casa di Lucia e scopre che le due donne sono sparite. Dopo qualche progetto di inseguimento dei presunti rapitori, corre voce che le donne siano salve e tutti si ritirano. Il console del paese di Renzo e Lucia viene minacciato da due bravi di don Rodrigo che gli intimano di non riferire al podestà i fatti della notte precedente, quella dell’incursione in casa di Lucia. Renzo, Lucia, Agnese si sono intanto allontanati attraverso i campi, accompagnati da Menico che, raccontata la sua avventura, viene poi rimandato a casa. I tre fuggitivi giungono al convento di Pescarenico. Dopo aver vinto le resistenze di fra Fazio, il sacrestano, fra Cristoforo li fa entrare nella chiesa del convento ed illustra i piani di fuga che ha predisposto per loro. Dopo aver pregato per don Rodrigo, i tre lasciano il convento e si dirigono verso il lago. Raggiunto il lago, i tre salgono su una barca. Descrizione del paesaggio. Lucia piange segretamente e dà l’addio ai monti e ai luoghi natii.

Versione 2

Tonio si presenta al curato con i soldi per saldare il debito che aveva e sfruttando un momento di distrazione dell’anziano prete fa cenno al fratello e ai due giovani di uscire allo scoperto . Renzo e Lucia tentano di recitare la frase che davanti ai testimoni e al prete li farà marito e moglie,ma Don Abbondio impedisce Lucia di finire la frase e da l’allarme al sacrestano che suona le campane a martello. Per non essere scoperti, scappano. Mentre si sviluppa la vicenda, i bravi,incaricati di rapire Lucia, entrano nella casa ispezionata quella mattina ,ma non trovano nessuno e sentendo in lontananza l’allarme del sagrestano credono di essere stati scoperti e così fuggono. Sotto consiglio di Fra Cristoforo, Renzo, Agnese e Lucia scappano. Il primo andrà a Milano, mentre le donne si recheranno a Monza. Il capitolo si chiude con l’addio ai monti di Lucia.

Versione 3

Tonio e Gervaso entrano nella casa del curato, mentre Agnese intrattiene Perpetua conducendola in una stradina dalla quale non può’ vedere l’uscio della cura. Tonio paga il debito a Don Abbondio e ,mentre questi rilascia la ricevuta ,ad un segnale ,appaiono Renzo e Lucia. Il giovane riesce a pronunziare la formula rituale , ma Lucia no in quanto il curato, accortosi del tranello, le getta sul viso un tappeto, lasciando cadere la lucerna .La stanza piomba all’improvviso nell’oscurità e Don Abbondio scappando da Renzo, si rifugia in un’altra stanza e, affacciatosi alla finestra ,grida in cerca di aiuto. In questa scena Renzo ha tutta l’apparenza dell’oppressore e Don Abbondio della vittima. Il sagrestano Ambrogio, prossimo alla canonica, allarmato dalle grida del curato suona la campana a martello. I rintocchi delle campane allarmarono anche i bravi che, attuando il loro piano, erano entrati in casa di Lucia, accorgendosi che la casetta era deserta. Il Griso, avendo udito le campane, ordina agli altri bravi la ritirata. Nel frattempo Perpetua alle grida del curato abbandonò le chiacchiere di Agnese per correre alla canonica. Mentre la serva entrava la piccola brigata usciva con i “due sposi rimasti promessi” per rifugiarsi alla casetta di Agnese, ma incontrarono Menico che, avendo assistito all’irruzione dei bravi, gli disse di andare al convento dove li stava attendendo fra Cristoforo. Intanto i più coraggiosi e curiosi abitanti erano arrivati verso la casa di Don Abbondio. Un uomo arriva di corsa e annunzia che in casa di Agnese si sono viste persone . I presenti si avviano al luogo indicato dove sono più che evidenti i segni dell’irruzione; nessuno è in casa e pian piano tutti i presenti fanno ritorno alle proprie case. Il padre dice ai fuggiaschi che Don Rodrigo ha intenzione di rapire Lucia e consiglia loro di lasciare il paese. E più precisamente diresse Lucia e Agnese a Monza in un Convento e Renzo a Milano con delle lettere da consegnare a suoi conoscenti del luogo. Secondo le istruzione del frate i due si recano su lago dove li aspetta una barca . Durante il tragitto i passeggeri guardano i monti e il paese da cui si stavano allontanando. Alla vista del palazzotto di Don Rodrigo e della casetta di Agnese, Lucia si abbandona segretamente a un pianto dando l’addio ai monti che l’avevano vista nascere. Trova consolazione solo nella Provvidenza.